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Giovani Alianti: Tempo della terra, tempo dell’uomo

    

GIOVANI ALIANTI

Con le classi 3AS e 3DE abbiamo partecipato al Progetto: “Giovani Alianti” che quest’anno era dedicato alla riconciliazione; noi abbiamo pensato di utilizzare il tema del nostro Progetto: “Tempo della terra, tempo dell’uomo” dando questa interpretazione alla riconciliazione:

 Riconciliarsi con se stessi e con la terra”.

E’ stato presentato il video della 3AS che mette in risalto il ritmo frettoloso del tempo dell’uomo con il ritmo lento, d’attesa della terra e dell’incontro dell’uomo con essa.

Un alunno di 5AS Paolo Rindi, accompagnato dalle percussioni di Marco Verduci di 4 AM ha composto e recitato una sua poesia per introdurci al rapporto misterioso e profondo con noi stessi e il mondo:

   

Passeggiata

Posto il confine di un attimo

Nell’eterno, può iniziare il viaggio.

 

Là ci incontrammo per la prima volta,

ove i fiori

crescono alla luce della luna.

Dove le strade tornano,

disegnandosi sulle betulle argentate

e sui clivi sfumati.

Ho bruciato le mie scarpe,

ma la terra del sentiero

mi calza a pennello.

L’aria odora di legname

smozzato un millennio fa,

ma non è rimasto nulla,

tutto è cresciuto

dissolvendo le civiltà in felci,

sublimando le rovine in funghi.

E io mi specchio nelle acque

in cui si abbeverano gli animali,

“qui tutto era fiorito”

Strilla la pernice

“prima ancora era deserto”

Dico io.

 

Nell’età che fu

il profumo del polline

stimolava follie d’amore

cingendo gli amanti

in un’eterna primavera.

 

L’alba attende la metamorfosi

al di là delle tue iridi sognanti,

quando ali di colibrì

muoveranno monoliti.

 

Infine la classe 3AS ha realizzato un balletto per mettere in evidenza il rapporto dell’uomo con la natura:

nella prima parte i ragazzi hanno indossato maschere e guanti e si sono nascosti con un telo trasparente per rendere visibile una relazione fredda e distaccata con la natura, tipica di un’epistemologia antiecologica, nel frattempo è stata proiettata la seguente frase:

«l’insegnamento scientifico ispirato al paradigma cartesiano offre allo sguardo un mondo senza vita, privo di odori, sapori, colori, sensazioni.

E quando viene meno la percezione delle qualità risulta difficile mantenere sia la sensibilità estetica che quella Etica.»

                                                                                  ( Capra, Il punto di svolta, Feltrinelli)

 

Nella seconda parte è stata proiettata la seguente frase ed è caduto il telo, a significare un rapporto di contatto  sensoriale con la terra e di postura amicale con essa, la costruzione di una conoscenza olistica e non dualistica:

« Il sapere da cercare è la colla che tiene insieme le stelle e gli anemoni del mare, le foreste di sequoia e le connessioni e i consigli umani»